Caduta dei capelli: 3 cose che devi sapere

Il ciclo di vita dei capelli

Il capello, che si forma all’interno dei follicoli piliferi, ha un proprio ciclo di vita suddiviso in tre fasi:

  • fase anagen (fase di crescita del capello);
  • fase catagen (fase di peggioramento, in cui il pelo formato si porta via via verso gli strati più superficiali dell’epidermide);
  • fase telogen (periodo di riposo e successiva caduta del capello).

In media dura circa tre anni, con una crescita di 1 centimetro al mese. Al termine di questo ciclo il capello viene sostituito dal nuovo pelo che si forma nello stesso follicolo pilifero. Questo fa sì che, in condizioni normali, i capelli che cadono vengano rimpiazzati da quelli nuovi in crescita.

Se questo meccanismo di turn over (cioè ricambio) si altera, o perché ne cadono troppi o perché ne ricrescono troppo pochi, possono cominciare i problemi fino alla comparsa di vere e proprie chiazze senza capelli e fenomeni di alopecia androgenetica.

Questo può succedere per molti motivi:

  • patologie che riguardano la cute come dermatiti (ad esempio dovute a psoriasi o a dermatite seborroica)
  • condizioni di tipo più generale, tra cui una carenza di minerali e oligoelementi dovuta a diete drastiche e squilibrate
  • cicli mestruali molto abbondanti
  • problemi di malassorbimento o celiachia
  • malattie della tiroide o autoimmuni.
  • stress.

Perdita di capelli continua: un campanello d’allarme per lo stato di salute

Una perdita consistente di capelli può essere l’espressione dello stato di salute della persona, ma anche il segnale di una patologia in corso. Non è solo una questione estetica.

Per questo, qualora il problema duri più di un mese, è fondamentale fare una visita accurata con dermatologo esperto tricologo, con tecnologie mediche all’avanguardia ad esempio un dermatoscopio, per individuare la causa della perdita di capelli e mettere così a punto la strategia più corretta.

Caduta di capelli stagionale: gli integratori per limitarla

Anche nel caso si tratti invece di un fenomeno “fisiologico” stagionale è importante farsi consigliare da un dermatologo su come limitare il problema.

Nei casi in cui l’aumento della caduta dei capelli non sia legata a malattie specifiche, può essere utile assumere integratori con silicio e amminoacidi solforati che rappresentano i mattoni della cheratina, cioè la sostanza che compone e dà corpo ai capelli.

Fondamentale poi è garantire all’organismo un adeguato apporto di:

  • magnesio, perché accelera i processi del metabolismo delle cellule
  • selenio, che aiuta a conservare l’elasticità della pelle e dei capelli
  • zinco perché protegge la pelle e i capelli e aiuta la riparazione delle cellule.

Altre buone abitudini sono non esagerare con piastre e phon, che non devono mai essere avvicinate troppo al cuoio cappelluto, e utilizzare shampoo adeguati alle caratteristiche specifiche dei propri capelli e cute.

Vero e falso: cosa fa bene e cosa no

1.     Tagliare i capelli aiuta a rinforzarli

Falso – I capelli crescono a partire dal follicolo pilifero che si trova nella cute del cuoio cappelluto, perciò tagliarne le estremità (parti che hanno esaurito la loro attività vitale) non incide sul ciclo di crescita e quindi non serve per limitarne la caduta.

2.     Le uova fanno male ai capelli.

Falso – Anzi, contengono proteine indispensabili perché la chioma sia robusta e lucente.

3.     Un impacco di olio d’oliva serve a rinforzare i capelli.

Falso – Meglio assumerlo nella dieta: è un condimento prezioso che fa bene anche ai capelli, ma solo se ingerito.

4.     Il fumo è nemico della salute dei capelli.

Vero – Oltre a invecchiare la pelle, impedisce l’assorbimento di alcune sostanze preziose per la salute del cuoio capelluto, come sali minerali e vitamine.

5.     L’eccesso di bevande alcoliche è dannoso per i capelli.

Vero – Questo perché l’assunzione sistematica di alcolici danneggia i vasi sanguigni capillari che nutrono il bulbo del capello.

6.     Il phon indebolisce i capelli.

Vero – In fase di asciugatura dei capelli, bisogna tenere il phon ad almeno 15 centimetri di distanza dalla testa, utilizzando il getto d’aria tiepida. Il calore eccessivo può infatti bruciare la radice dei capelli o indebolirne la struttura.

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